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Frequenze curative
- 20 Aprile 2023
- Pubblicato da: Amayogacura
- Categoria: Benessere psicofisico Calmare la mente combattere l'ansia Gestione emozioni Scienza Uncategorized
Lo sai che la materia è fatta di frequenze? Tutta la materia lo è, anche il nostro corpo. E se il nostro corpo è fatto di frequenze, possiamo facilmente intuire che ve ne siano di sane e di meno sane, ovvero frequenze in sintonia con le nostre frequenze naturali e altre che invece ne sono distanti e dissonanti. Possiamo comprendere quindi che vi siano anche delle frequenze curative, che ci fanno bene e ci riallineano a livello energetico. Il suono delle campane tibetane fa parte di queste vibrazioni curative. Se vuoi saperne di più vai al nostro aritcolo Il suono delle campane tibetane.
Tutto è vibrazione
Facciamo un passo indietro e un excursus nel magico mondo della fisica quantistica. Quando abbiamo studiato noi – sulla base della fisica classica – ci hanno insegnato che la materia è tale quando ha una massa e occupa uno spazio. Poi si è scoperto che la materia è fatta di atomi e che ogni atomo ha un nucleo, formato da protoni e neutroni, intorno al quale ruotano gli elettroni.
Ma lo spazio tra l’atomo e gli elettroni che gli girano attorno è vuoto. Se ingrandissimo l’atomo fino a farlo diventare grande tanto quanto una mela, gli elettroni girerebbero a circa 1 km di distanza!
Dunque la maggior parte dell’atomo che crea la materia è spazio vuoto.
Vuoto e frequenze
Ci si chiede allora cosa c’entrano le frequenze? C’entrano perché sono proprio loro che permettono alla materia di essere tale, agli atomi di stare insieme per creare un certo oggetto o un certo essere vivente. Ma non solo: le frequenze creano tutto ciò che esiste!
La materia non esiste, tutto è vibrazione
Max Plank, Nobel per la Fisica 1918
Le diverse frequenze: benefiche e non
Il nostro corpo interagisce continuamente con l’ambiente circostante e, sulla base di quanto detto, ovvero che tutta la materia è frequenza, noi interagiamo continuamente anche con quelle frequenze che non sono rilevabili dai nostri sensi. Ma restiamo a quelle frequenze che i sensi possono percepire: odori, suoni, calore, sapori, non sono altro che vibrazioni con una frequenza più o meno intensa.
Come per questi “oggetti” che rileviamo con i sensi ci sono quelli benefici e quelli che non ci fanno bene, lo stesso succede per le frequenze che non possiamo rilevare con i sensi.
Possono essere frequenze curative o negative.
Per comprendere i segreti dell’Universo, bisogna pensare in termini di Energia, Vibrazioni e Frequenze.
Nikola Tesla
Nikola Tesla sosteneva che esistono frequenze che ci fanno ammalare e altre che ci fanno guarire. Alcuni studiosi si sono impegnati misurare le frequenze del nostro cervello in base ai nostri stati emotivi. Ad esempio la paura corrisponde a una lunghezza d’onda a bassa frequenza, mentre l’amore genera una lunghezza d’onda veloce e corta. Per questo si dice come impegno e auspicio “Alziamo le vibrazioni!”.
Le frequenze sonore
Ecco quindi che sono state individuate frequenze sonore udibili che hanno facoltà curative sul nostro corpo -fisico e sottile-. (Vedi l’articolo Il suono delle campane tibetane)
Quelle più conosciute sono:
- 396 HZ, frequenza curativa contro l’ansia
- 432 HZ, frequenza del cuore: regola la respirazione, il battito cardiaco, la risposta neuro-endocrina
- 852 HZ, per contattare la nostra dimensione spirituale
Molti di questi suoni sono stati usati nel tempo in diverse culture, soprattutto in ambito spirituale e religioso (prima dell’illuminismo, i curatori d’anime curavano spesso anche il corpo e con successo – vedi l’articolo La preghiera come strumento di risveglio spirituale)
Dunque le frequenze curative vengono ora riscoperte e fortunatamente inserite anche in contesti ospedalieri – soprattutto in ambito oncologico (ad esempio a Bologna) – come una medicina integrativa senza effetti collaterali che migliorerà il nostro modo di curarci del futuro.
Continua a restare informato su questo argomento e, se vuoi, integra con quello che sai in proposito nei commenti.
Stiamo davvero parlando di una pratica che prenderà sempre più piede in futuro! (Anche se ha origini antichissime).
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